Rorate caeli desuper è l'Introito della messa della quarta domenica di Avvento[1][2] e del Comune della beata Vergine Maria nel tempo di Avvento,[3] già presente nella Messa di Santa Maria in sabato nel tempo di Avvento.[4]
Un canto seicentesco per il tempo di Avvento usa come ritornello lo stesso testo dell'antifona dell'introito, ma con musica diversa. Inoltre canti tradizionali ambrosiani utilizzano lo stesso testo come ritornello, anch'essi con musica diversa. Tutti questi canti si iniziano con la frase, tratta dalla versione della Vulgata di Isaia 45,8[5]: Rorate. caeli, desuper; et nubes pluant iustum; aperiátur terra, et gérminet Salvatórem.
Le versioni bibliche moderne, compresa la Nova Vulgata, traducono in conformità con il Testo masoretico ebraico: Rorate, caeli, desuper; et nubes pluant iustitiam; aperiatur terra, et germinet salvationem;[6] e la Bibbia CEI ha: "Stillate, cieli, dall'alto e le nubi facciano piovere la giustizia; si apra la terra e produca la salvezza".